La caduta degli eroi.

Abbiamo voluto lo storytelling? Queste sono le storie che siamo riusciti a meritarci.

Paolo Iabichino
2 min readFeb 29, 2024
La nave di Ulisse — iStock Royalty Free — Credit: Sonia Ligorio

Gli eroi navigano a vele spiegate nell’empireo inarrivabile della felicità. Toccano il cielo con un dito, non è una metafora: è un attico a Citylife.

Figli bellissimi, cane, cabina armadio, c’è un modello preciso di narrazione che si prende lo spazio woke dell’impegno sociale, della solidarietà, dell’attivismo politico. È tutto perfettamente in sync con il design emotivo programmato dagli algoritmi.

Ma di questi tempi gli antieroi non costruiscono enormi cavalli di legno pieni di soldati da offrire in dono, e pronti a prendersi il tuo regno appena oltre le mura. Di questi tempi basta l’incarto di un pandoro a scrivere la caduta degli eroi.

E il mito insegna che il viaggio deve continuare.

Gli eroi devono battersi per riprendersi il favore degli dei, per questo arrivano le sirene degli uffici stampa, scatenati dentro le redazioni ossequianti, anche loro perfettamente in sync con il design emotivo programmato dagli algoritmi. Ma questa è un’altra storia.

Paginate in cui la bellissima eroina insegna che la bellezza non è tutto. Video, radio, podcast e nuove paginate, in cui il ricchissimo eroe ci dice che i soldi non fanno la felicità.

Questa cosa ha a che fare con il Mito, quello Vero, dove alla fine gli Eroi, quelli Veri, tornano a Casa, quella Vera.

Nessuno dentro le pagine di Omero s’interroga sul suo giaciglio, ma chiunque sa che la sua casa è Itaca ed è a Itaca che tornare si deve, a qualsiasi costo.

Ma qui il listino prezzi è quello dei centri media.

Le media relation non sono il mezzo migliore per ritrovare la via di casa, e temo che per i nuovi eroi di questa nostra misera epica, o epoca se preferisci, Itaca sia ancora lontanissima. Non so neanche se la direzione sia giusta, le vele adesso sono spinte dalla tempesta, nessuno intravede la terraferma, ma le cazzate narrative che stanno incorniciando dentro il framing della rinascita fanno inorridire.

Abbiamo voluto lo storytelling? Queste sono le storie che siamo riusciti a meritarci.

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Paolo Iabichino

Se vuoi seguirmi fai pure, ma sappi che non conosco la strada.